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Eccesso di umidità e condensa negli ambienti

1.1 Umidità relativa

Il termine umidità relativa indica il rapporto percentuale tra la quantità di vapore contenuta in una massa d'aria e la quantità massima (cioè a saturazione) che il volume d'aria può contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione.

Un valore di umidità relativa pari al 100% non implica che la totalità della massa d'aria sia composta da acqua o vapore, ma che quella massa d'aria contiene la massima quantità di vapore contenibile in quelle condizioni senza che si abbia condensazione.

La quantità di vapore che può essere contenuta da una massa d'aria decresce al diminuire della temperatura e diventa quasi nulla a -40° (valore che coincide nelle scale Celsius e Fahrenheit).

 

 

1.2 Umidità di saturazione e condensa

Il quantitativo massimo di umidità contenibile per volume dipende dalla temperatura; per umidità di saturazione si intende il quantitativo massimo di vapore acqueo contenibile a quella temperatura (equilibrio tra molecole che evaporano e molecole che condensano).

In situazioni reali la saturazione è influenzata anche dalle caratteristiche dell'acqua evaporante (fase, sostanze disciolte e loro carica, forma della superficie evaporante).

Esiste una condizione, detta "punto di rugiada", che corrisponde a un valore dell'umidità relativa pari al 100% Al di sopra del “punto di rugiada” l'aria si trova in condizione di sovrasaturazione e il vapore acqueo condensa disperdendo piccolissime gocce di acqua in aria.

 

 

1.3 Effetti di eccessivi livelli di umidità

In condizioni di sovrasaturazione, la condensa formatasi, aderisce alle superfici bagnandole.

Effetti di eccessivi livelli di umidità e della comparsa della condensa sono:

  • Lo sviluppo e la proliferazione di organismi viventi, spesso pericolosi per la salute umana, sotto forma di muffe, batteri, spore ecc… la cui crescita è regolata dall'umidità dell'ambiente in cui vivono;
  • Aumento delle infezioni delle vie respiratorie, delle discopatie e dei disturbi di natura artrosica e reumatica;
  • Malfunzionamento e danneggiamento delle apparecchiature elettroniche e meccaniche;
  • Deformazione di pavimenti in parquet e di altri elementi in legno o in altri materiali deformabili a contatto con l’acqua.

 

I sistemi di ventilazione controllata o ventilazione meccanica controllata (VMC) sono impianti che consentono di gestire il ricambio dell'aria di un ambiente con l'esterno tramite condotte di ventilazione forzata, collegate con gli ambienti interni da aspiratori (per la rimozione dell'aria viziata o inquinata) e da diffusori (per l'immissione di aria nuova).

Sono molto diffusi nei locali pubblici - soprattutto, ma non solo - nel caso di zone adibite ai fumatori.

L’applicazione di tali sistemi richiede lavori invasivi che prevedono il posizionamento delle condotte d’areazione in un’intercapedine realizzata, tramite la creazione di un controsoffitto, in tutto l’immobile.